Oggi ci sono un sacco di sorprese! Ecco a voi la recensione di un libro che ho letteralmente divorato: La vita di mezzo! Spero che vi piaccia .... allora, BUONA LETTURA!
Almeno una
volta nella vita, ognuno di noi, ha desiderato possedere notorietà e celebrità.
Sentirsi al
centro dell’attenzione attraversando lo schermo azzurro e entrando a far parte
dello sfavillante mondo della Signora Televisione che viene quasi personificata
dalla scrittrice Valeria Pomba, diventando un essere razionale: “La tv più
toglie alla gente la responsabilità di pensare e offre opinioni e valori
preconfezionati, più fa cosa gradita a chi, a casa, deve poi solo abbuffarsene.”
Questo
accade a Boverno: il mostro dell’Aquarium (un reality show) invade il piccolo
paesino con la propria finzione, accecandolo con il fascino della celebrità,
influenzando anche Brillo, un ragazzo che inebriato dal mondo dello spettacolo muterà
le sue idee e i suoi obbiettivi, piegandosi alla volontà di un sistema
megalomane, basato sull’egoismo.
“Tutti noi colpevoli e complici, per aver contribuito
all’organizzazione di un programma televisivo senza contenuti né obbiettivi,
che da lì a poco avrebbe infestato le case di tutti gli italiani. Non solo
avrebbe inebetito il pubblico, ma anche costretto un intero paese a partecipare
alla messa in scena, a diventare giudice di torbide questioni interpretate ad
arte da persone il cui solo ruolo nel mondo era fingere e scandalizzare.”
La Tv
trasmette solamente quello che le persone vogliono vedere: se un programma non
raggiunge l’audience necessario viene soppresso, eliminando ogni ricordo del
suo passaggio. Non esistono mezzi termini, l’unico obbiettivo è raggiungere il
massimo degli ascolti.
Da questa
“legge naturale” ci accorgiamo che la televisione non è altro che lo specchio
della vita vera, distorta dalla finzione ma comunque collegata alla realtà e
questo è l’unico modo per attirare l’attenzione dello spettatore,
accattivandosi il suo affetto. Perché lui si riconosce nel personaggio di
successo, invidiandolo per essere riuscito ad entrare nella piccola scatola
elettronica.
“La Vita di
mezzo” non è un semplice romanzo, ma un analisi approfondita del comportamento
assunto dalle persone nella nostra società, in cui tutto quello che conta è
l’apparire, l’essere importanti, acquistare un posto di prestigio non per
soddisfazione personale, ma con il fine d’ostentare il proprio ruolo agli occhi
degli altri, sentendosi apprezzati e mantenendo una certa immagine.
Demi,
assistente della presuntuosa organizzatrice del reality, odia tutto questo, ma
ci convive, perché è il suo lavoro, perché la vita è così ed ha imparato a
proprie spese a sopravvivere in quell’ambiente basato su un mucchio di
preconcetti insensati, preconcetti che rimangono attaccati alla pelle delle
persone senza che se ne rendano conto.
La visione
pessimistica del mondo viene utilizzata come scusa per poter rimanere seduti
comodamente sulla poltrona e non fare nulla, subire inerti le decisioni che
altri hanno preso per noi, ma allo stesso tempo utilizzando terribili luoghi
comuni per criticare e lamentarci delle conseguenze.
“Sono piuttosto le generazioni adulte, che hanno avuto il
tempo di fare da peso o contrappeso all’evoluzione della specie, a doversi
prender la responsabilità di quello che è il nostro mondo attuale. Ah i ragazzi
d’oggi. Giusto, perché quelli di ieri, invece …
E’ un argomento, il degrado giovanile, che riempie la bocca
di molti, in trasmissioni, approfondimenti , persino nei varietà. E si sa, se
lo dicono gli psicologi della tv che i giovani d’oggi sono il peggio che ci
possa capitare, deve essere proprio così. Dove andremo a finire?
Tendenzialmente verso il futuro. Ma non diteglielo, potrebbe suonare troppo
ottimista.“
La scrittrice,
con rara maestria, comunica al lettore le proprie idee grazie a una trama
originale che intersecando le storie di due giovani ci permette d’affrontare
gli argomenti da visioni differenti, dando un’idea globale della situazione che
viene posta.
Valeria
Pomba con questo romanzo lancia un avvertimento: bisogna far attenzione a non
naufragare nella Vita di mezzo, perché se si dimentica quella reale è difficile
poi poter tornare indietro.
_ Ringrazio la scrittrice per avermi proposto la lettura di questo meraviglioso romanzo. _
VOI CHE NE PENSATE?
L'AVETE GIA' LETTO? VI PIACE?
_Giulietta_