Salve cari lettori,
Lo so, in questo periodo sono un po' fannullona e sono indietrissimo con le anteprime e le recensioni, mi devo veramente scusare, ma la pressione dell'anno dell'esame di maturità si fanno sentire ed il tempo è sempre molto poco.
Per questo chiedo scusa a tutti gli scrittori che si sono rivolti a me per il ritardo e spero di essere in futuro più puntuale!
Dopo questa mia confessione ;) vorrei proporvi un romanzo un po' diverso da quelli che vi presento di solito ... a voi la sua scoperta :)
Lo so, in questo periodo sono un po' fannullona e sono indietrissimo con le anteprime e le recensioni, mi devo veramente scusare, ma la pressione dell'anno dell'esame di maturità si fanno sentire ed il tempo è sempre molto poco.
Per questo chiedo scusa a tutti gli scrittori che si sono rivolti a me per il ritardo e spero di essere in futuro più puntuale!
Dopo questa mia confessione ;) vorrei proporvi un romanzo un po' diverso da quelli che vi presento di solito ... a voi la sua scoperta :)
TRAMA
E’ una voce narrante solitaria
quella che decide di raccontare all’eterna compagna che la sta attendendo, la
morte, il racconto di Sergio l’unico uomo che riuscì ad amare in grado di farle
scoprire le piramidi dell’esistenza.
E’ la voce di Sandra, malata
terminale di cancro, che trasforma gli ultimi giorni che le rimangono da vivere
in un fertile racconto che la condurrà al profondo compimento della sua
esistenza.
In un’anonima stanza
d’ospedale, dopo le inutili visite di amici logorati dall’implacabile scorrere
del tempo, prende forma l’affresco della memoria dal momento in cui Sergio,
brillante medico psichiatra, decide di lasciare l’Italia per un importante
incarico nella prestigiosa clinica di Losanna. Sergio intuisce sin da subito
che da quel momento avrebbe dovuto scontrarsi con una degenerata impostazione
della psichiatria secondo la quale il compito prioritario del medico consiste
nel contenere e annullare il paziente, nell’abolire qualsiasi suo desiderio.
Folgorato dall’urlo lacerante
di uomini e donne Sergio percepisce il crescendo del loro dolore mentre la loro
lontana quotidianità sta sprofondando in una voragine senza respiro.
Con l’avanzare dei giorni il
giovane psichiatra riesce a confutare ogni idea di questa forviante e
idolatrata psichiatria sicuro di poter riportare uomini e donne, finora
abbandonati con le loro sofferenze, a una ritrovata vita quotidiana.
Non più quindi una psichiatria
del controllo sulla delirante Giovanna, sulla bulimica Margherita, su Charlotte
attanagliata dal morso della coscienza per un forte desiderio di incesto, ma un
profondo dialogo per comprendere le loro storie, la loro necessità impellente
di riprendere le parole per troppo tempo soffocate.
S’inoltra quindi nell’inquieta
vegetazione dei loro pensieri, nei loro ricordi chiusi in un profondo oblio,
nei loro isterici movimenti, in quel pianto fagocitato dalla tortura di qualche
elettroshock d’ultima generazione, mettendo così in discussione le usuali e
violente pratiche psichiatriche.
Solo quando Sandra giunge alla fine del racconto comprende di aver
scoperto il fulcro dell’esistenza umana ed è attraverso la sua coraggiosa voce
narrante che saluta la vita con un profondo richiamo al valore inestimabile
della diversità e alla straordinaria forza della libertà.
COSA NE PENSATE?
_Giulietta_
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