sabato 9 maggio 2015

Era solo un giocatore

Salve Cari lettori, 
Eccoci qui... questa settimana vi ho lasciati un po' da soli, ma vorrei rimediare con un nuova meravigliosa tappa dell' E.M.A Book Blog Tour. In questa Tappa la casa editrice ha deciso di dare un premio alla blogger che riceverà più voti, un meraviglioso segnalibro Kosha Swiss Made. Perciò se vi piace la mia recensione Votatemi :) 

INIZIAMO 

Titolo: Era solo un giocatore
Autrice: Giada D.
Voto:3/5

RECENSIONE 

Occhi fissi sul pallone
Mente satura della partita
Il giocatore è pronto a mettere tutto se stesso nella gara, come ha sempre fatto, come farà sempre.
Flavio però non sa che  quando il tempo passa, dietro di se lascia molti cambiamenti: difficili da accettare.
Fama, successo e celebrità possono modificare anche un ragazzo che ha promesso a se stesso e a LEI di non voler cambiare. “Io no” è solito ripetersi, tentando di auto convincersi di poter scappare dalla rete dello spettacolo.
È LEI a cui ha rinunciato per giocare a pallone.
È LEI , il suo unico grande amore.
È LEI che lo ha rifiutato dicendogli addio.
Un amore tormentato che trascina Flavio verso molti quesiti ai quali, la maggior parte delle vote, non riesce a rispondere.
“Era seccante, per il giocatore, pensare che tra le tante novità ci fosse pure questo, che tutto quello che faceva non era più solo affar suo ma di un intero paese curioso e pettegolo.
Il giocatore non è più solo un giocatore.
Anche se vuole convincersi di non essere cambiato, tutto quello che vede intorno a lui gli rivela il contrario.
Una storia che svela il retroscena delle vite complicate degli sportivi di livello, costantemente contesi tra due vite differenti.. quella agonistica e quella reale, che a volte si è costretti a trascurare. 
L’unico anello di congiunzione tra le due vite del giocatore era proprio il calcio. Era cambiato
quasi tutto nel giro di pochi mesi, tranne il suo amore per quello sport.
Un romanzo redatto ad opera d’arte da cui si denota la maestria dello scrittore. A mio parere però la narrazione risulta un po’ troppo cupa evidenziando prevalentemente i difetti della vita di un giocatore e non proponendo mai esempi di buono e sano agonismo.
Anche chi pare imperturbato, come il giovane  Valentini, alla fine si rivela un brutto esempio di sportivo.
A mio parere, per dare un po’ di speranza al mondo calcistico, bisognerebbe anche trasmettere qualche imput positivo.
Naturalmente il messaggio che il romanzo vuole comunicare si recepisce tramite i tormenti che affliggono Flavio, il giocatore; trascinato nel turbine del mondo della notorietà si sente affogare e l’unico modo per non farsi vincere dall’acqua e cercare un appiglio che lo tiri in salvo: LEI.
Io personalmente non amo il calcio come sport, ma questo libro non si limita ad analizzare quella particolare realtà, è una metafora di quella che è la vita vera. E’ questa a mio parere la caratteristica peculiare del romanzo, ci fa comprendere che non è oro tutto quello che luccica e anche colore che grazie alla televisione ci appaiono come esseri perfetti hanno problemi e preoccupazioni simili alle nostre. 

SE VIE' PIACIUTA LA RECENSIONE VOTATEMI NEL CONTEST

_Giulietta_ 


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