Salve carissimi lettori?
Come state?
Ho una bella spero news per voi! A partire da oggi inizierò a pubblicare più o meno ogni settimana, ma non vi prometto nulla un racconto a puntate che s'intitola WELCOME TO THE UNIVERSITY e che potrete leggere anche sul portale di WATTPAD!
Spero che l'idea vi piaccia :) Iniziamo!
_Giulietta_
Come state?
Ho una bella spero news per voi! A partire da oggi inizierò a pubblicare più o meno ogni settimana, ma non vi prometto nulla un racconto a puntate che s'intitola WELCOME TO THE UNIVERSITY e che potrete leggere anche sul portale di WATTPAD!
Spero che l'idea vi piaccia :) Iniziamo!
Quando una persona legge “le
lezioni partiranno dal 3 Ottobre 2016” è portato immediatamente a pensare che
quello sarà l’effettivo inizio dell’università e quindi si prepara
psicologicamente per la fatidica data.
Perfetto, quella (ricordatevelo
bene) è una persona ingenua e fin troppo propositiva. Perché quel 3 Ottobre
2016 cerchiato in rosso sul calendario è preceduto da giorni e giorni di
alternanza psicologica che oltre a devastare la vostra psiche distruggerà, in
particolar modo, le persone intorno a voi che tentano di sopportare i vostri
continui sbalzi di umore con tutta la pazienza che possiedono, perché sono
consapevoli di dovervi apportare il loro sostegno e allora subiscono, ma allo
stesso tempo tengono il conto dei giorni che vi separano dalla partenza. Perché
questi vostri momenti di ansia susseguiti da attimi di ilarità inquietante hanno
almeno un lato positivo: renderanno le persone intorno a voi decisamente meno
tristi nel momento in cui prenderete la vostra valigia e ve ne andrete per la
vostra strada cittadina e universitaria.
Ma perché vi dico tutto questo?
Perché sappiate, voi piccole
psicopatiche matricole che lasciate la campagna per trasferirvi in città, che
non siete sole e non state impazzendo del tutto! Che è normale nei limiti della
decenza (picchiare, uccidere, … tutte cose che non sono ammesse) impazzire un
pochino.
Usciamo per la prima vera volta
dalla nostra comfort zone, perciò il salto si sente, un cambiamento che potete
affrontare con due diverse tipologie di atteggiamento:
1. Fare
finta di nulla dimostrandovi delle persone mature che hanno il perfetto
controllo della situazione, senza un briciolo di paura.
2. Riconoscere
la vostra momentanea pazzia, esserne consapevoli, ma comunque comprendere che
state per cominciare un nuovo emozionante viaggio che anche se un po’ vi
terrorizza volete affrontare perché siete sicuri che le cose positive saranno
maggiori di quelle negative.
Io ho scelto la seconda ipotesi,
scelto … oddio, sto vivendo quella, senza particolare voce in capitolo.
Spero solo che la persona che
risponde al telefono della segreteria, all’E-mail universitaria e al tutorato
non sia la stessa, perché prima o poi riconoscerà il mio nome e mi manderà a
quel paese visto la frequenza con cui scrivo e telefono a quei poveretti; ma
non posso farne a meno, le uniche TARM che conoscevo sono quelle che mangiano
il legno in cantina, era abbastanza improbabile che io potessi intuire con
un’unica occhiata che il significato dell’acronimo è “Test di ammissione per
requisiti minimi”.
Spero che questo non sia un
segno, perché altrimenti sarò nei casini per i miei prossimi tre anni di vita.
Sophie
Spero che la prima puntata vi sia piaciuta :) alla prossima! _Giulietta_
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