martedì 16 gennaio 2018

Recensione - Iris fiori di cenere


Ritorniamo con le ormai dimenticate RECENSIONI. Riuscirò prima o poi ad avere un po' di continuità temporale? La speranza è l'ultima  a morire ragazzi!


Recensione
Mi capita raramente di dover mettere la mia opinione più volte in discussione durante la lettura di un romanzo. Questo libro però, devo ammetterlo, mi ha messo alla prova.
All'inizio non ero convinta: la scrittura mi sembrava un po' scarna e non mi aveva coinvolto. Può capitare, ho pensato, niente di irrimediabile. Poi però, piano piano, la trama ha iniziato a farsi spazio tra le parole colpendomi con tutta la sua originalità e potenza. La brillane idea del mondo di Cenere, i Notturni, i Vampiri di fiori, il personaggio di Thara, così giovane, ma allo stesso tempo tanto forte. E l'amore, che c'è, permea le pagine, lasciandoti nel cuore il sapore amaro dell'irrealizzabile. 
Oggettivamente  la storia è ben costruita e il mondo creato da Maurizio Temporin sta perfettamente in piedi. Secondo i miei gusti personali l'atmosfera, soprattutto alla fine del romanzo, è un po' troppo cupa, ma  il clima è perfettamente calzante al genere dell'Urban Fantasy.
La scrittura, che in un primo momento mi è sembrata priva di quella magia che mi piace trovare quando leggo, si è però rivelata un buon stratagemma per rendere realistica la storia, proprio come se ogni parola venisse fuori dalla testa e dalla bocca della protagonista, Thara, che essendo un'adolescente, possiede un particolare modo di esprimersi dovuto alla giovane età. 
Resoconto finale? Se volete una storia che vi appassioni, ma allo stesso tempo che abbia le sfumature del noir e del thriller e fra le vostre preferenze ci sono gli argomenti paranormali, allora è il libro che fa per voi. 

_Giulietta_ 

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