Tutte le volte prometto di non sparire e poi lo faccio, per questo lettori vi prego di perdonarmi. Oggi però non voglio parlare di questo, oggi voglio concentrarmi su questo otto marzo e sull'essere fiera di essere donna.
La mia frase non vuole sotto intendere minori capacità o attitudini da parte degli uomini, non li colpevolizza in quanto appartenenti ad un sesso differente, anzi, l'uguaglianza va rispettata e mantenuta da ambedue le parti, sempre.
Sono fiera di essere donna perché questa categoria nonostante abbia dovuto lottare tanto, troppo, per i propri diritti, non si è mai arresa e continua a non arrendersi.
Sono felice di poter fare nomi appartenuti alla nostra storia letteraria come Christin de Pizan, prima scrittrice (1364-1430) ad aver avuto il coraggio di rispondere attraverso le sue opere ai pensieri misogini dei suoi contemporanei. Jane Austen (1775-1817) che ci ha insegnato a non dipendere per forza da un uomo, ma allo stesso tempo che è giusto desiderare una felicità congiunta insieme ad una persona che ci faccia star bene rispettandoci. Contemporanee come J.K Rowling, forte del suo talento, da madre single, è riuscita a credere in se stessa, dimostrandosi quanto valesse, perché nei momenti bui, basta accendere una luce.
A tutte loro e a tutte quelle che non ho nominato penso si debba dire grazie, perché se oggi posso frequentare l'università e sperare di riuscire a realizzare i miei sogni è per merito di ogni piccolo passo, di ogni conquista che è stata fatta, anche per me.
_Giulietta_
Nessun commento:
Posta un commento