lunedì 30 aprile 2018

L'uomo che inventò il natale - Cinema Stellato



Pellicola uscita nelle sale lo scorso dicembre mi ha subito incuriosita, sia per l'attore principale Dan Stevens (La Bestia in The Beauty and the Beast e Matthew Crawley nella serie Downton Abbey, per intenderci) sia naturalmente per la biografia trattata. Finalmente dopo quasi 5 mesi (purtroppo ho i miei tempi) sono riuscita a vederla. 


Dickens è stato un personaggio controverso e affascinante prima di essere il grande scrittore che tutti noi conosciamo.
Lo spettatore viene accompagnato attraverso l'itinerario creativo che ha portato Charles a creare il canto di natale, romanzo breve che ha cambiato per sempre la storia e i sentimenti legati a questa festa. 
In una Londra cupa, all'insegna dell'industrializzazione e del profitto, il romanzo s'inserisce perfettamente richiamando alla mente delle persone quei valori ormai quasi totalmente dimenticati. 
Un film che mi è piaciuto molto anche dal punto di vista culturale. La sceneggiatura non ha colpi di scena sconvolgenti, ma tratta bene i punti fondamentali della vita dello scrittore evidenziando tematiche importanti come la povertà e l'abbandono. Ho anche apprezzato le doti recitative del protagonista, fulcro intorno al quale ruota tutta la storia e la maggior parte delle riprese. 
L'uomo che inventò il natale è un film assolutamente consigliato che porterà una ventata di freschezza nelle vostre case. 

_Giulietta_ 

domenica 29 aprile 2018

la scrittrice del mistero - Alice Basso

Buon weekend cari lettori! 
Notizia lampo, che per chi mi segue da un po' non sarà una novità! 😉


E' uscito il 26 aprile 2018 il nuovo libro di Alice Basso: La scrittrice del mistero. Avevamo lasciato la nostra investigatrice ghostwriter alle prese con un Boss della Malavita, la scrittura di canzoni per il suo piccolo doppio Morgana, e la decifrazione dei suoi pensieri non così semplice come capire quelli degli altri grazie alla sua decisamente troppo sviluppata empatia. 
Se non sapete di chi sto parlando allora vuol dire che in sequenza prima ad arrivare a questo romanzo dovrete leggere: L'imprevedibile piano di una scrittrice senza nome, Scrivere è un mestiere pericoloso e Non ditelo allo scrittore, per non perdervi nemmeno un passaggio!  
Questa volta vedremo Vani Sarca alle prese con un caso molto particolare, qualcuno minaccia di morte il suo ex fidanzato e autore Riccardo, riuscirà ad andare oltre il suo astio per lui e allo stesso tempo proteggere tutto quello che con fatica si è conquistata? 
Lo scopriremo! Io so solamente che lunedì correrò in libreria. 

See you soon readers 😘

_Giulietta_ 

sabato 21 aprile 2018

Wintersong - S. Jae-Jones



RECENSIONE

In questo periodo sembra proprio che io debba imbattermi in personaggi che non mi convincono al 100%. A questo punto  forse dovrei iniziare a farmi delle domande e capire che magari sono i miei parametri a non essere corretti XD
Sì perché ho aspettato tanto questo libro, davvero è stato per un sacco di tempo nella mia wishlist. E l'attesa si sa, accresce le aspettative, per questo quando l'ho acquistato non vedevo l'ora di leggerlo. 
Ho trovato la storia particolare, ma banale allo stesso tempo. L'involucro cambia, ma la sostanza rimane sempre quella. Lei ossessionata da lui, lui ossessionato da lei con un'ambientazione solamente un poco più macabra perché ci troviamo nella terra del re dei Goblin e quindi nel sottosuolo, dove tutto è morto, oppure sta per vedere la fine. 
S.Jae-Jones non scrive male, però le descrizioni sono davvero troppo lunghe. Se all'inizio ho trovato questa ricchezza di particolari interessante, a lungo andare rallenta la narrazione rendendola pesante.
Personaggio fondamentale del libro è la MUSICA, quando l'autore narra le diverse sonate è come se prendessero vita nella testa del lettore tanto gli aggettivi e le retoriche usate sono efficaci. E questo è un elemento da non sottovalutare che mi è piaciuto molto. 
E' un libro che si fa leggere? Sì! Nella prima parte è molto coinvolgente, ma poi è come se un maratoneta partisse per una 100 metri, e poi facesse gli altri 29,90 Km al rallentatore. Da quando Liesl entra nel sottosuolo (e non dico altro per evitare spoiler) la narrazione si appiattisce diventando simile a molte altre. Questo mi è dispiaciuto, perché l'ambientazione particolare e originale prometteva molto bene. Non è un brutto libro, ma non è quello che mi ero aspettata. Perciò se siete appassionati delle tinte dark e della musica questo è sicuramente il romanzo che fa per voi, ma senza quel coinvolgimento che mi ero immaginata.

_Giulietta_ 

giovedì 19 aprile 2018

Coverface pt.3 - L'albero delle bugie

Buongiorno cari lettori,  ecco una nuova puntata di Coverface. La rubrica nella quale ci raccontiamo e raccontiamo attraverso le copertine dei libri ;) 


Un giorno un ragazzo andò dall'albero della vita e si sedette ai suoi piedi, poteva sentire le radici pulsare vive nel terreno sotto di lui. Appoggiò la testa al tronco e iniziò a dare voce si suoi desideri più profondi. Il giovane non era riuscito ad avere la mano della sua innamorata, già promessa al fratello, avrebbe dato qualsiasi cosa per ottenere il suo amore ed essere finalmente felice. Una voce proruppe dal centro dell'albero.
"Io posso accontentarti, ma saresti pronto a convivere con le conseguenze?" 
Il giovane non se lo fece ripetere, abbracciò il tronco suggellando il patto. 
Quando si svegliò il giorno successivo trovò accanto a lui la sua amata che dormiva teneramente con la testa appoggiata al cuscino. La felicità era così tanta che non sapeva come contenerla. I primi giorni fu talmente accecato dall'euforia da non accorgersi quanto il mondo attorno a lui fosse irreale e triste. La ragazza era diventata una marionetta senza emozioni e desideri programmata per accontentarlo. Mentre il fratello non sapeva più cosa significasse sorridere tanta era la sua depressione. 
Il giovane all'inizio cercò di ignorare questi strani comportamenti, ma più il tempo passava, più non riusciva a tollerare l'infelicità delle persone a cui teneva di più al mondo. 
Esasperato un pomeriggio corse sulla collina e raggiunse l'albero della vita. 
"Grande e saggio albero, ti prego, riprenditi indietro il tuo miracolo!" 
"Io ti avevo chiesto se saresti stato in grado di convivere con le conseguenze del tuo desiderio." 
L'albero non gli rispose ed il ragazzo, dopo aver pianto a lungo sulle sue radici, tornò a casa. 
Il giorno successivo quando stremato riaprì gli occhi non vide nessuno al suo fianco. Poi però sentì delle voci provenire dal salotto e decise di andare a vedere. La sua amata ed il fratello stavano ridendo insieme scambiandosi ogni tanto baci affettuosi. Quella visione, che un tempo l'avrebbe fatto soffrire, lo riempì di gioia. Corse ad abbracciarli grato di riaverli avuti entrambi indietro. 
Alla fine, l'albero della vita aveva fatto il suo miracolo, era riuscito a spingerlo ad andare avanti. 

_Giulietta_ 

martedì 10 aprile 2018

Lady Bird - Cinema stellato

Ero molto curiosa di vedere questa pellicola. Laurie Metcalf (madre di Lady Bird nel film) è eccezionale, Timothée Chalamet nuova scoperta dell'anno e naturalmente Saoirse Ronan che ammetto di aver scoperto grazie alla viedoclip di Galway Girl di Ed Sheeran, mia culpa. 


Aspettative deluse? Nemmeno un po'. 
Ho adorato la regia di Greta Gerwig, spontanea e fluida, mi ha fatto entrare in una storia normale, rendendola speciale. 
Lady Bird è una ragazza con un carattere forte, ma che deve affrontare i problemi e le scelte che la vita le presenta come chiunque altro. Ha solamente un modo tutto suo di andare avanti.  
Ogni sfumatura, ogni momento arriva allo spettatore carico di emozioni, spumeggiante, proprio com'è lei. 
un film semplice, ma speciale allo stesso tempo. Consigliatissimo. 

_Giulietta_ 

domenica 8 aprile 2018

Cime Tempestose - Recensione


RECENSIONE
Se il romanzo della Bronte venisse trasposto in una produzione Netflix sarebbe sicuramente "Una serie di Sfortunati eventi", perché i protagonisti sembrano  mettercela tutta per non essere felici. 
E' la seconda volta che leggo Wuthering Heights, e devo ammettere di aver rivalutato il romanzo. la prima lettura era stata disastrosa, avevo chiuso il libro dopo l'ultima pagina con un moto di stizza, perché, diciamocelo, i personaggi si impegnano a mettersi i bastoni fra le ruote l'un l'altro, fosse stato per me avrei rinchiuso Heathcliff prima che riuscisse, da solo, a fare tutti quei danni. 
Nonostante questo senso di avversione verso il protagonista maschile principale che non è cambiato, la storia mi ha coinvolto in maniera differente, forse proprio grazie alla contestualizzazione del romanzo nel suo periodo storico. 
Ho sicuramente apprezzato lo stile di Emily Bronte, stile che durante la prima lettura avevo quasi ignorato, sovrastato dalla trama. Ha una scrittura genuina, quasi ingenua, che ti fa provare empatia con l'autrice, nonostante la narrazione non vada mai sul piano del racconto in terza persona. Sono anche riuscita ad affezionarmi ad alcuni personaggi come Edgar Linton, padre amorevole, anche se completamente rincitrullito per tutto il periodo in cui gli rimane accanto la moglie, la seconda Cathy e naturalmente Hareton che è stato il mio personaggio preferito e ho tifato per lui fino all'ultima pagina. 
L'amore eterno e tormentato ormai lascia il tempo che trova, non sono mai stata un'appassionata del "il mio sentimento e struggente che dobbiamo morire entrambi per ritrovarci nell'aldilà" oppure "più ti amo e più ti tratto male" che fa tanto 50 sfumature. Questo concetto spero sia superato nel 2018, però, se visto nel contesto di un piccolo borgo dell'epoca (siamo nell'800), dove era molto facile sviluppare attaccamenti morbosi verso le poche persone che si frequentavano, all'ora sì, tutto questo è perfettamente plausibile. 
In quanto ad Heathcliff invece, mi dispiace, ma non riesco proprio a rendermelo simpatico o considerarlo affascinante. L'eroe romantico per eccellenza rimane per sempre Mr. Darcy. 

_Giulietta_ 

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