mercoledì 21 marzo 2018

Tempi Difficili - Dickens

"I miei tempi erano migliori.
Quante volte ho sentito questa frase! una frase che con la rivendicazione dei tempi passati ha il sapore amaro del rimpianto. 
I miei tempi erano migliori e tu contemporaneo, che i "tuoi tempi" li stai ancora vivendo non puoi far altro che provare la sensazione della resa, accontentandoti. 
Poi però ci sono i libri, i libri che hanno il potere di trasportarti, facendoti viaggiare nel tempo e nello spazio e allora ti viene data un'arma, quella della comparazione. Perché i romanzi ti hanno permesso di vedere e valutare al di là delle voci che sostengono di aver vissuto solamente loro i tempi migliori. 
E allora, ti rendi conto, di quanto ogni periodo abbia i suoi lati positivi e negativi e il tuo cuore si appacifica, perché capisci di poterti non esserti perso nulla, o meglio di poterti godere il presente. 


RECENSIONE
Tempi difficili o Hard Times non è il romanzo più conosciuto di Dickens, ma considerato dalla critica una della sue opere più riuscite. E' una di quelle opere che riesce a proiettarti nel periodo in cui è ambientata, aprendoti una finestra su quel mondo. Senti l'aria pesante e inquinata delle fabbriche di Coketown, l'opprimente situazione delle 'mani', la teoria dei Fatti che porta via anche a te un po' di fantasia e libertà. I personaggi sono vividi, Luisa, come un uccellino ingabbiato, Cecilia con la sua forza di volontà e Tom, il bamboccione Tom.
Dickens è un maestro della scrittura, questo è inconfutabile, la sua penna disegna racconti vivi che vengono riempiti dalla sottile ironia che riesce a far trapelare dalle pagine. Bisogna aspettarsi una certa lentezza nella narrazione a cui non siamo più abituati, ma perfettamente in linea con il periodo (1854). La cosa che più ho apprezzato è stato l'incondizionata fiducia che, nonostante tutti gli errori, Dickens mantiene nei confronti del genere umano, un ottimismo che può solo far bene.

Voto: 4/5

_Giulietta_ 

giovedì 8 marzo 2018

8 Marzo

Tutte le volte prometto di non sparire e poi lo faccio, per questo lettori vi prego di perdonarmi. Oggi però non voglio parlare di questo, oggi voglio concentrarmi su questo otto marzo e sull'essere fiera di essere donna. 


La mia frase non vuole sotto intendere minori capacità o attitudini da parte degli uomini, non li colpevolizza in quanto appartenenti ad un sesso differente, anzi, l'uguaglianza va rispettata e mantenuta da ambedue le parti, sempre. 
Sono fiera di essere donna perché questa categoria nonostante abbia dovuto lottare tanto, troppo, per i propri diritti, non si è mai arresa e continua a non arrendersi.
Sono felice di poter fare nomi appartenuti alla nostra storia letteraria come Christin de Pizan, prima scrittrice (1364-1430) ad aver avuto il coraggio di rispondere attraverso le sue opere ai pensieri misogini dei suoi contemporanei. Jane Austen (1775-1817) che ci ha insegnato a non dipendere per forza da un uomo, ma allo stesso tempo che è giusto desiderare una felicità congiunta insieme ad una persona che ci faccia star bene rispettandoci. Contemporanee come J.K Rowling, forte del suo talento, da madre single, è riuscita a credere in se stessa, dimostrandosi quanto valesse, perché nei momenti bui, basta accendere una luce
A tutte loro e a tutte quelle che non ho nominato penso si debba dire grazie, perché se oggi posso frequentare l'università e sperare di riuscire a realizzare i miei sogni è per merito di ogni piccolo passo, di ogni conquista che è stata fatta, anche per me. 

_Giulietta_ 

sabato 3 febbraio 2018

Cenere sulla brughiera - Anteprima

Inauguriamo il primo weekend di Febbraio con l'anteprima di un romanzo di una scrittrice esordiente: Francesca De Angelis, Cenere sulla Brughiera. 
Per gli appassionati di libri come "Cime Tempestose" (Chi non l'ha letto!) ed il film "Il Corvo". 


Trama: Catherine Barret era solo una bambina quando assieme a sua zia Clarisse e sua nonna Mary è costretta a lasciare le brugherie dello Yorkshire dove è cresciuta per trasferirsi negli USA. La nonna morirà e zia Clarisse si fa cario di lei. Ma quando anche alla zia viene diagnosticato un raro morbo, Cathy verrà affidata ai Fitch, una famiglia snob che la maltratta in continuazione. Dopo la morte ddella zia, Cathy dovrà proteggere se stessa e il suo tormentato fidanzato Logan dalle spietate mire di John Cabol, un avvocato e un industriale che si rivelerà uno spietato assassino. Riuscirà a salvarsi? 


Per gli appassionati di storie struggenti, tormentate e appassionanti. Questo potrebbe essere il libro giusto per voi! 

_Giulietta_ 

venerdì 2 febbraio 2018

Metro-Biblioteca

Chi come me prende tutti i giorni dei mezzi di trasporto, sa quanto questa attività possa rivelarsi noiosa. 
Se si esce dieci minuti prima di casa ... non preoccupatevi, l'autobus sarà 15 minuti in ritardo. Se per caso ci si ferma un attimo perché si è slegata la scarpa, allora la metro sfreccerà senza  disturbarsi a fermarsi, sì, sì .. potrebbe decidere di saltare proprio quella fermata solo per il gusto di sentirci imprecare ad alta voce. E diciamocelo, proprio quel giorno, quel giorno in cui lo zaino pesa più di una valigia piena piombo e finalmente, miracolosamente, si trova un posto a sedere, arriverà qualcuno, arriva sempre qualcuno che obbliga, per rendere giustizia alla coscienza, a cedergli quel piccolo angolo di paradiso. 

Essere dipendenti dai mezzi pubblici diciamocelo, non è una cosa semplice. 
Rispettiamo più l'ambiente? Sì! 
Rendiamo le strade meno trafficate? Sì. 
Ma lo stress, di quello e difficile liberarsene. 


Pensate però per un momento se, ogni volta che salite in metro per i 20 minuti quotidiani di viaggio, aveste una storia pronta a tenervi compagnia. Non vi sentireste un po' meglio? 
I designer della linea 4 e la circolare 10 di Pechino ci hanno pensato. I vagoni della metropolitana sono stati allestiti come una biblioteca, solo che i libri invece di essere reali sono delle fotografie fornite di Qr-code scannerizzabili  tramite un app del telefonino. Grazie a questa tecnologia si può accedere ad una raccolta virtuali di audio-libri messi a disposizione dalla metro stessa. 
Non so voi, ma io ci andrei a fare subito un giro! Perché il potere delle storie non è sostituibile da nient'altro. 

_Giulietta_ 

lunedì 29 gennaio 2018

Non ho tempo per amarti Anna Premoli - Recensione

Ho finito di leggere questo romanzo qualche settimana fa, ma a causa di emergenza esami ho dovuto posticipare la recensione, perché sapete com'è quando i libri universitari iniziano a sommergerti. 
Perciò finalmente ecco la tanto promessa recensione dell'ultimo libro di Anna Premoli: Non ho tempo per amarti


Recensione: Attendo sempre con ansia un nuovo libro della Premoli, perché è una delle poche scrittrici che ha la capacità di farmi ridere a crepapelle permettendomi, per qualche ora, di dimenticarmi di tutto il resto. 
Non posso negare di essere stata un tantino delusa non appena sono riuscita a mettere le mani sulla trama, come tanti appassionati anche io mi aspettavo la storia dell'agente letterario Norman (Per chi non sapesse chi è vi rimando ad "E' solo una storia d'amore" per poter rimediare alla mancanza.. eh eh); le aspettative quando vengono deluse sono difficili da recuperare, ma la nuova storia, insieme alla consapevolezza che la narrazione di Norman è in continua lavorazione, mi hanno risollevato il morale. 
Sì, le sue copertine sono sempre troppo rosa per i miei gusti. E sì, la parola amore usata senza limite nei titoli, ma tutto questa zuccherosità, una volta che il libro viene aperto non ha più importanza. Senza contare che probabilmente queste scelte, oltre che per un fattore di marketing, vengono fatte per una rivendicazione orgogliosa dell'autrice all'appartenenza al genere rosa. I suoi romanzi però non possono essere ridotti a una categoria... sono genuinamente spassosi (nel senso che scoppierete proprio a ridere, fate attenzione ad essere in un luogo dove nessuno possa vedervi mentre li leggete) e non privi di spessore psicologico per i personaggi che ogni volta, prendono vita. Tu non sei loro, ma sei lì con loro. E se un romanzo che riesce a creare una tale atmosfera non è considerato buono, allora non so proprio quali possano essere altri metri di giudizi importanti e cambio lavoro dei sogni. 
La storia che Anna Premoli ha deciso di presentarci questa volta è diversa e molto lontana dalla mia realtà, per questo all'inizio, ho avuto paura di non capirla. Volontariamente o involontariamente alcuni pregiudizi entrano in gioco e se non è facile per la protagonista superarli, nei primi sviluppi della storia nemmeno per i lettori. Perché gli stereotipi ci sono, fanno parte del nostro retaggio culturale e superarli non è facile. Però la Premoli attraverso Julie, scrittrice di romanzi rosa e Terrence, rock stare molto più giovane di lei, ci mostra una realtà possibile che non siamo soliti considerare e che dovrebbe far parte del lungo percorso di riconoscersi tutti le stesse opportunità. Perché se la differenza di età non viene visto come un problema quando la persona più grande nella  coppia è l'uomo, se la situazione si ribalta, le difficoltà e le conseguenze non sono facili da controllare. 
Un romanzo adulto, fresco, che ci presenta nuove sfaccettature non ancora affrontate nei nove libri precedenti. 
Assolutamente consigliato. 

Voto: 5/5

_Giulietta_ 

Harry Potter - The Exhibition

Sì, tutte le nostre preghiere non si sono perse nell'etere entrando a far parte del vuoto cosmico.  
Per chi, come me, avrebbe dovuto aspettare vari anni (ma che dico, probabilmente decenni) di lavoro prima di potersi permettere un volo fino agli Universal Studios di Harry Potter in Orlando, sarà felice di sapere che verrà allestita a Milano una mostra sulla nostra saga preferita


Dal 12 Maggio al 2 Settembre 2018 arriverà a Milano, Fabbrica del Vapore Via Giulio Cesare Procacci 4, la mostra itinerante con costumi, oggetti di scena e artefatti e creature provenienti direttamente dal magico mondo. 
L'inizio della prevendita dei biglietti è prevista per il 3 febbraio sul sito Radio 101 e dal 10 Febbraio sul sito ufficiale dell'evento...ma il prezzo non è ancora stato rivelato. 
Dopo aver raccolto più di 4 milioni di spettatori ed essere passata per città come Tokyo, Chicago, Parigi, Bruxelles, Madrid ... arriva finalmente anche in Italia. 

Alzi la mano chi è elettrizzato a questa idea! 

_Giulietta_ 

sabato 27 gennaio 2018

I Segreti del Giardino d'inverno - Lucille Bauman

Abbiamo sentito parlare così tante volte della "giornata della memoria" che rischiamo di diventare insensibili a tutto quello che questo comporta. Abbiamo sentito parlare talmente tanto di olocausto, persecuzioni, nazismo, che la nostra mente si è abituata alle immagini di dolore recependole quasi come irreali e lontane. 
La liberazione del campo di concentramento di Auschwitz è avvenuta nel 27 Gennaio 1945, acquisita dal mondo come data simbolo per non dimenticare. Sono passati solamente 73 anni da tutto quello che noi adesso, in realtà non possiamo neanche immaginare. Nemmeno una generazione è trascorsa, ma con il galoppare delle novità tendiamo a non ricordarci di cosa siamo stati e dei rischi che non ricordare comporta. 
Non sono una persona da prediche, anche perché dovrei impartirle principalmente a me stessa, però è bene fermarsi un attimo, non per farsi carico di tutti i dolori del mondo, anche la persona più saggia dell'universo non resisterebbe, ma per guardarci intorno e capire quanto siamo fortunati, nonostante tutto. E quanto abbiamo la possibilità di impegnarci per esserlo ancora di più.

Per questo 27 Dicembre, e per fermarci un attimo, vi presento un romanzo che leggerò a breve per una recensione: I Segreti del giardino d'inverno di Lucille Bauman


E' il primo di tre romanzi di una saga femminile che attraversa la storia, dagli orrori della Prima Guerra Mondiale al Nazismo e poi sino all'America degli anni '70. 

Trama: Germania, 1914. Viktoria Hoffmann è la giovane promessa dell’aristocrazia del Württemberg, ma niente la accomuna alle sue coetanee. È capricciosa ed egoista, e seppure innamorata del giovane Christian Kruger rifiuta di sposarlo, decisa a vivere appieno la sua vita e vedere finalmente Berlino, la città dei sogni in cui si trasferisce con Hanneke Meyer, sua cara amica nonché amore segreto del fratello Stefan. Viktoria è inquieta, lo è dalla nascita, e cerca una risposta in una società in fermento, ma la lotta suffragetta cui si appassiona le regalerà solo una cocente delusione. La ferita inferta dalla politica e la minaccia che grava sui suoi affetti allo scoppio della guerra, la più imponente che il mondo avesse mai visto, le permetteranno di trovare dentro di sé i suoi ideali, valori per i quali non esita a scontrarsi con la sua famiglia pagando con la miseria il prezzo delle sue idee, e ritrovare l’amore per Christian, il padre di sua figlia Marlene, in una lotta con se stessa e con la storia che guiderà Viktoria sino agli ospedali da campo francesi, in un duello all’ultimo respiro tra la vita e la morte. 

_Giulietta_

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