mercoledì 10 settembre 2014

La vita di mezzo

Buon martedì cari lettori,

Oggi ci sono un sacco di sorprese! Ecco a voi la recensione di un libro che ho letteralmente divorato: La vita di mezzo! Spero che vi piaccia .... allora, BUONA LETTURA!  

Titolo: La vita di mezzo
Autrice: Valeria Pomba
Prezzo:15,00 €
Pagine: 149
Casa Editrice: Genesi 
VOTO: 5/5
_RECENSIONE_
Almeno una volta nella vita, ognuno di noi, ha desiderato possedere notorietà e celebrità.
Sentirsi al centro dell’attenzione attraversando lo schermo azzurro e entrando a far parte dello sfavillante mondo della Signora Televisione che viene quasi personificata dalla scrittrice Valeria Pomba, diventando un essere razionale: “La tv più toglie alla gente la responsabilità di pensare e offre opinioni e valori preconfezionati, più fa cosa gradita a chi, a casa, deve poi solo abbuffarsene.
Questo accade a Boverno: il mostro dell’Aquarium (un reality show) invade il piccolo paesino con la propria finzione, accecandolo con il fascino della celebrità, influenzando anche Brillo, un ragazzo che inebriato dal mondo dello spettacolo muterà le sue idee e i suoi obbiettivi, piegandosi alla volontà di un sistema megalomane, basato sull’egoismo.

Tutti noi colpevoli e complici, per aver contribuito all’organizzazione di un programma televisivo senza contenuti né obbiettivi, che da lì a poco avrebbe infestato le case di tutti gli italiani. Non solo avrebbe inebetito il pubblico, ma anche costretto un intero paese a partecipare alla messa in scena, a diventare giudice di torbide questioni interpretate ad arte da persone il cui solo ruolo nel mondo era fingere e scandalizzare.

La Tv trasmette solamente quello che le persone vogliono vedere: se un programma non raggiunge l’audience necessario viene soppresso, eliminando ogni ricordo del suo passaggio. Non esistono mezzi termini, l’unico obbiettivo è raggiungere il massimo degli ascolti.
Da questa “legge naturale” ci accorgiamo che la televisione non è altro che lo specchio della vita vera, distorta dalla finzione ma comunque collegata alla realtà e questo è l’unico modo per attirare l’attenzione dello spettatore, accattivandosi il suo affetto. Perché lui si riconosce nel personaggio di successo, invidiandolo per essere riuscito ad entrare nella piccola scatola elettronica.

“La Vita di mezzo” non è un semplice romanzo, ma un analisi approfondita del comportamento assunto dalle persone nella nostra società, in cui tutto quello che conta è l’apparire, l’essere importanti, acquistare un posto di prestigio non per soddisfazione personale, ma con il fine d’ostentare il proprio ruolo agli occhi degli altri, sentendosi apprezzati e mantenendo una certa immagine.
Demi, assistente della presuntuosa organizzatrice del reality, odia tutto questo, ma ci convive, perché è il suo lavoro, perché la vita è così ed ha imparato a proprie spese a sopravvivere in quell’ambiente basato su un mucchio di preconcetti insensati, preconcetti che rimangono attaccati alla pelle delle persone senza che se ne rendano conto.
La visione pessimistica del mondo viene utilizzata come scusa per poter rimanere seduti comodamente sulla poltrona e non fare nulla, subire inerti le decisioni che altri hanno preso per noi, ma allo stesso tempo utilizzando terribili luoghi comuni per criticare e lamentarci delle conseguenze.

Sono piuttosto le generazioni adulte, che hanno avuto il tempo di fare da peso o contrappeso all’evoluzione della specie, a doversi prender la responsabilità di quello che è il nostro mondo attuale. Ah i ragazzi d’oggi. Giusto, perché quelli di ieri, invece …
E’ un argomento, il degrado giovanile, che riempie la bocca di molti, in trasmissioni, approfondimenti , persino nei varietà. E si sa, se lo dicono gli psicologi della tv che i giovani d’oggi sono il peggio che ci possa capitare, deve essere proprio così. Dove andremo a finire? Tendenzialmente verso il futuro. Ma non diteglielo, potrebbe suonare troppo ottimista.

La scrittrice, con rara maestria, comunica al lettore le proprie idee grazie a una trama originale che intersecando le storie di due giovani ci permette d’affrontare gli argomenti da visioni differenti, dando un’idea globale della situazione che viene posta.
Valeria Pomba con questo romanzo lancia un avvertimento: bisogna far attenzione a non naufragare nella Vita di mezzo, perché se si dimentica quella reale è difficile poi poter tornare indietro. 

_ Ringrazio la scrittrice per avermi proposto la lettura di questo meraviglioso romanzo. _

VOI CHE NE PENSATE?
L'AVETE GIA' LETTO? VI PIACE?

_Giulietta_ 

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